La tanto attesa nuova legge (legge nr. 219) sul testamento biologico, approvata nel dicembre 2017, tutela il diritto alla vita, alla salute, alla dignità e all’autodeterminazione. Prevede per le e i pazienti diverse possibilità di manifestare la propria volontà, una delle quali è il “Consenso informato”.
Può, inoltre, essere redatta una programmazione sanitaria anticipata, cioè un testamento biologico, con la quale una persona maggiorenne, capace di intendere e volere può manifestare la propria volontà in merito ai trattamenti medici da effettuare e nominare una persona di propria fiducia che la potrà rappresentare, qualora necessario, nelle questioni del trattamento medico. La dichiarazione sarà utilizzata in caso che la o il paziente non sia in grado di decidere o di esprimere autonomamente la propria volontà. Anche per il testamento biologico vale la regola che la volontà della persona interessata deve essere espressa in modo chiaro e comprensibile.
Perché il testamento biologico abbia validità deve essere consegnato personalmente da chi lo redige all’Ufficio anagrafe del comune di residenza. Il Comune lo inserisce in un apposito registro. In futuro tutti i testamenti biologici saranno inseriti in una banca dati centrale e nel fascicolo sanitario elettronico.
Come deve essere redatto un testamento biologico? Quando e con chi deve essere redatto? Il ruolo della persona di fiducia.
Il Comitato etico provinciale invita tutta la popolazione interessata a partecipare a una serie di conferenze a livello provinciale nelle quali si darà risposta a queste domande. Saranno presenti anche un assistente religioso o una assistente religiosa e un medico di medicina generale.
