SALORNO - Introduzione storica
Il capostipite dei signori di Salorno fu Ropreto I, la cui prima menzione risale agli anni 1165 e 1166, quando venne interpellato in qualità di teste per la stesura di atti ufficiali a Bolzano. Di provenienza dall’area bavarese, esattamente da Frickendorf, i Ropreti appartenevano alla classe dei liberi nobiles garantita dal precoce incastellamento e dall’esercizio di poteri comitali a Salorno e Cembra. Negli anni del radicamento dei Ropreti in area trentina è da situare anche la fondazione della Haderburg, collocabile negli anni Sessanta del XII secolo.
Con l’estinzione in linea maschile dei Ropreti il castello e la sua signoria furono trasmessi ai Gralandi.
Il paese di Salorno è situato ad un'altitudine di 224 m., nelle vicinanze della Chiusa omonima. Storicamente segna il punto di contatto della zona di lingua e cultura italiana con quella tedesca, all’estremo limite meridionale dell’Alto Adige.
Il borgo è ubicato sul conoide torrentizio del rio Tigia, che ancor oggi ricade a monte dell’abitato con una bella cascata. L’asse di comunicazione del borgo e le strade che scendevano lungo il conoide con un andamento concentrico rispetto ad esso, servivano anche come canali per il deflusso di emergenza del rio Tigia verso il fiume Adige. La disposizione delle case, i barbacani addossati agli edifici e le mura stanno appunto a dimostrare l’opera di difesa dalle acque in piena.